L’essenziale è invisibile agli occhi, come diceva il piccolo Principe. Ma c’è un modo per vedere l’invisibile ed è il microscopio, uno strumento unico che fa vedere le particelle e i dettagli di un oggetto che sfuggono all’occhio, grazie al suo potere di ingrandimento. Mentre l’occhio umano riesce a percepire solo il visibile e i contrasti di luce focalizzando l’immagine nei dettagli quando la stessa è diffusa nella retina con il giusto angolo visuale, il microscopio ci fa vedere l’invisibile. Come? Il microscopio sfrutta la luce che filtra mediante un condensatore, attraversa il vetrino dove è stato posizionato il campione da analizzare, la luce viene poi catturata dall’obiettivo che, insieme alle lenti collocate nel tubo, focalizzano l’immagine dell’oggetto che viene percepita dall’osservatore a una distanza di 250 mm circa dall’occhio.
Questo, in estrema sintesi, è il funzionamento di un microscopio semplice, ma in commercio esistono prodotti sia a livello amatoriale che per usi professionali di molti tipi, come si evince consultando il sito www.microscopiomigliore.it. Fra i vari tipi di microscopio in vendita, che assemblano linee per bambini, hobbisti, esperti e scienziati, c’è anche il microscopio composto, che presenta due lenti convesse in allineamento, una vicina all’oggetto da osservare (obiettivo) e l’altra prossima all’occhio (oculare) che permettono allo strumento di ottenere un ingrandimento a due stadi, perché sia l’obiettivo che l’oculare generano un ingrandimento dell’immagine.
Per esemplificare, se si usa un obiettivo da 10X e un oculare da 15X si avrà un ingrandimento complessivo pari a 150 X. Oltre ad essere ingrandita è necessario che l’immagine risulti chiara e questo non sempre avviene, ecco perché è consigliabile dotarsi di microscopi con una buona risoluzione in grado di ottenere una resa visiva quanto più possibile di qualità. A incidere sul potere di risoluzione di un microscopio sono i dischi percepiti come punti luce (fenomeno della diffrazione), questi dischetti concentrici consistono in piccoli cerchi sul piano dell’immagine e possono essere sia luminosi che bui. Più saranno piccoli e meno si sovrapporranno, più saranno nitidi i dettagli dell’immagine. Qui, però, siamo su un terreno scientifico, mentre il microscopio base è uno strumento alla portata di tutti, anche dei bambini.